Due situazioni, due squadre coinvolte, ma il punto interrogativo è sempre lo stesso: chi serve davvero per rilanciare la squadra verso traguardi più prestigiosi? E' questa la domanda che maggiormente circola nei corridoi di Torino e Milano, sponda Juventus e Milan.
Si sa, quando arriva l'estate il desiderio più grande è quello di preparare il gran colpo, annebbiando magari la vista su obbiettivi meno proclamati ma forse più utili.
Caso Juventus: tutti danno per certo il colpo Amauri. Di sicuro un giocatore di indubbie qualità ma davvero serve uno come lui per fare il salto di qualità tanto aspettato? Di questo colpo potrebbero risentirne Trezeguet e Del Piero, ma soprattutto Iaquinta che già quest'anno fatica a stare sempre in silenzio e giocare quasi con il contagocce, mostrando grande professionalità. Nel fare la campagna acquisti al giorno d'oggi è molto complicato perchè bisogna trovare un punto di incontro tra il bilancio e il soddisfacimento dei tifosi oltre a quello dei calciatori stessi. Però forse oggi alla Juventus in primo luogo serve ben altro: ovvero rinforzare con giocatori affidabili e di qualità in reparti dove quest'anno si è sofferto molto come difesa e centrocampo.
Caso Milan: con l' acquisto di Ronaldinho in dirittura d'arrivo si fanno felici tifosi e dirigenti, forse meno qualche calciatore (vedi Seedorf). Ben vengano acquisti di qualità ma questo potrebbe essere un'arma a doppio taglio: perchè? Prima osservazione è che con Ronaldinho, il Milan tenderebbe ad investire meno per una prima punta di peso, magari puntando su qualche giocatore non di fama internazionale. Seconda osservazione è che i dirigenti rossoneri possano perdere di vista i veri problemi su cui mettere mano: un portiere di assoluto livello, riforzi in difesa soprattutto sulle fasce, oltre ad affiancare al centrocampo titolare pedine valide e non fantasmi come Gourcuff o Emerson.
Insomma, la qualità è sempre la benvenuta così come i campioni che la posseggono. Però si sa, alla qualità deve essere accompagnata la quantità altrimenti si rischia il tracollo sia economico ma soprattutto di risultati.
Un buon pasticcere crea prima la torta e poi pensa come addobbarla...magari con una ciliegina finale...
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