Chi comanda sono loro non i dirigenti, non i vertici, non il presidente o l'amministratore delegato e nemmeno il direttore sportivo: decidono i tifosi, gli abbonati li chiamano. Prendo in esame il caso Stankovic: il giocatore non rientra nei piani di Mourinho, l'Inter di conseguenza deve cederlo. Il serbo non vuole l'estero perché la famiglia si trova bene in Italia. La Juve, o meglio Ranieri, lo vorrebbe, insieme a Xabi Alonso per cercare di rinforzare un centrocampo che comunque è già interessante. Il nodo fondamentale della questione riguarda la posizione della tifoseria che non accetta il trasferimento del serbo, perché, in quanto interista, non riservava parole dolci alla causa bianconera ai tempi della famigerata calciopoli. Così come non riservava parole dolci durante la vittoria dello scudetto fantasma tre anni fa, dello scudetto "piuma" dell'anno scorso e dello "scudetto-tremore" di quest'anno. Giustamente, io direi, non potevano certo piangere i giocatori interisti dopo le varie vicende, così come non ha pianto il mercenario Ibrahimovic e il "senza sale" Vieira. I tifosi juventini del resto stanno diventando veri moralisti e cercano ormai di porre un serio "blocco interista". L'odio, diciamo così, è giustificato ma, allo stesso tempo è giustificato il comportamento di Stankovic che è un calciatore. Un calciatore appunto, e, in quanto tale, veste una determinata maglia oggi e un'altra magari domani, e non si può pretendere che debba stare zitto e non fare gli interessi della propria squadra. Penso che il veto dei tifosi a un suo possibile trasferimento in bianconero sia fuori luogo, ingiustificato. Penso invece che Stankovic sia un ottimo giocatore utile al centrocampo juventino che dovrà ormai sostituire "l'anziano" Nedved. Lui potrebbe essere il sostituto ideale.
La voce dei tifosi è importante certo, ma le esigenze societarie vanno oltre rispetto agli appigli di fede. Alla Juve probabilmente non è così, la dirigenza viene dopo l'esigenza dell'abbonato, la campagna acquisti pure, e nemmeno si perde il tempo a specificare il perché dell'acquisto così si tenterebbe magari di far cambiare punto di vista.
L'opinione dei tifosi è un'opinione importante dice il presidente Cobolli Gigli ma forse alla Juve, per via della sua storia e non solo, conta solo quella, peccato...
Il fiato ultras sul collo della società!
martedì 1 luglio 2008
Pubblicato da Michele Greco alle 12:44 1 commenti
Etichette: calcio, calciomercato, Serie A
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