Forse qualcuno se lo aspettava, la maggior parte sicuramente no. Doveva essere una festa, un qualcosa di straordinario, una riconferma della forza della squadra di Mancini, del suo strapotere. Perfino Spalletti aveva un po’ scaramanticamente gettato la spugna parlando di possibile avvicinamento in termini percentuali (1% Roma, 99% Inter) e invece...
Invece è successo che la “legge del pallone tondo” s’è riconfermata, ha dimostrato che la scienza esatta non è applicabile al calcio, niente è certezza quando si ha a che fare col mondo pallonaro.
Ma il calcio è ancora più bello perché è spesso legato alla concomitanza, alla coincidenza: nell’ultima giornata c’è Parma-Inter e Catania-Roma, quattro squadre per due obiettivi: scudetto e salvezza. Sarà una domenica al cardiopalmo, alcuni gioiranno altri no, chissà chi...
La Roma deve vincere e sperare, non sarà facile contro un Catania che avrà il pubblico come dodicesimo uomo in campo. L’Inter andrà a Parma con due obiettivi: vincere lo scudetto e mandare in B gli emiliani di Cuper. Sì prorio lui, Hector, l’uomo del cinque maggio, l’uomo della disfatta, è proprio questa la casualità, la coincidenza che sembra nascondersi sotto le magliette interiste! Il suo nome risuona nelle menti di tutti i tifosi, echeggia fastidiosamente anche nella testa di Moratti come un incubo che si ripete. Come andrà a finire? Lo sapremo tra circa una settimana...
1 commenti:
Non ho fretta, ma Cuper non ci sarà... Cacciato a una giornata dal termine... E' un record o mi sbaglio?
Posta un commento