Sempre più uomo-gol, sempre più uomo-simbolo bavarese: Luca Toni ha fatto ricredere anche i più scettici,se mai ce ne fossero, a discutere le sue qualità di bomber. A Monaco di Baviera lo osannano come un idolo, lui risponde a suon di gol: in effetti qual è la miglior risposta di un centravanti se non quella di realizzare ciò che sa far meglio? 37 gol ad oggi e già un trofeo messo in bacheca per il Bayern Monaco, che ancora lotta per la vittoria dello scudetto( praticamente si aspetta solo la matematica) e una possibilità di alzare anche la Coppa Uefa. Oltre ad assicurarsi, anche se la cosa non è stata molto difficile, la convocazione azzurra per l' Europeo, questo exploit di Luca Toni ha fatto venire qualche rimorso e qualche rimpianto alle diverse società italiane che non hanno avuto il coraggio di investire soltanto 11 mln di euro per aggiudicarselo la scorsa estate. Per esempio, al Milan avrebbe fatto molto comodo avere un uomo-gol come lui, visto che è proprio lì il vero problema: la mancanza di un bomber puro oltre al sempreverde Inzaghi. Avrebbe fatto molto comodo anche alla Roma, sempre più Totti-dipendente e alla ricerca continua di un bomber di razza. Ma anche alla Juve che, se avesse voluto ambire da subito allo Scudetto, con Toni avrebbe avuto sicuramente una marcia in più. Bè alla fine non è che poi questo ingaggio avrebbe scombussolato i bilanci delle varie società, in effetti il motivo per cui Toni è stato esportato e fatto degustare al pubblico tedesco così repentinamente ancora non è chiaro....
Sperando in un ritorno...nel Bel Paese!
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