Due loghi, due squadre, due cuori e tanto odio che li contraddistingue. Ma oggi? L'odio si potrebbe attenuare? Oggi alle sedici il Bari va in trasferta a Bologna, proprio quel Bologna che è a 2 punti da Lecce di Papadopulo. I salentini ospitano il Pisa al via del mare e, vincendo, potrebbero, Bari permettendo, acciuffare o addirittura superare (se il Bari fa il colpaccio) il Bologna 2° in classifica. Forse per la prima volta nella loro storia i leccesi oggi tiferanno Bari!
L'odio "calcistico" è insanabile ma forse oggi il bisogno di un posto in serie A potrebbe ridurlo, placarlo, forse per 90' farlo scomparire. Probabilmente questa potrebbe apparire un'analisi troppo affrettata, ma la sensazione sembrerebbe questa. Chissà se a Bari si respira lo stesso clima di "alleanza" pugliese; sicuramente gli interessi sono diversi, magari i tifosi accetterebbero una sconfitta piuttosto che un favore agli odiati salentini, o magari qualche tifoso moderato potrebbe pensare il contrario. Potrebbe pensare che una squadra pugliese nel massimo campionato è sempre una soddisfazione, o forse si potrebbe accettare una serie B eterna piuttosto che un favore alla tanto odiata Lecce. Chissà...
L'alleanza tra nemici!
sabato 19 aprile 2008
Pubblicato da Michele Greco alle 14:01 0 commenti
Etichette: Serie B
Il mese dei "Vaffa": da Totti a Beppe Grillo!
giovedì 17 aprile 2008
Ufficialmente il V day sarà il 25 aprile ma con un pizzico di sarcasmo si potrebbe dire che il V day sia iniziato domenica e che a inaugurarlo sia stato Francesco Totti. Scherzi a parte, c'è da dire onestamente che quello del capitano giallorosso è stato un gesto poco corretto. Certo va bene la trance agonistica, il momento delicato della partita però a tutto, si sa, c'è un limite.
Ha ragione Mancini quando dice che a Cassano avrebbero dato 5 giornate, perché Cassano non è Totti e perché, si sa anche questo, Cassano fa sempre notizia. Purtroppo è sempre esistita la sudditanza psicologica non solo nei confronti delle grandi squadre ma anche dei grandi giocatori.
Gussoni ha biasimato l'arbitro Rizzoli che efettivamente ha compiuto un grosso errore. Trattati male dalle televisioni e dai moviolisti, tutti bravi con i replay e le diverse angolazioni, gli arbitri vengono tartassati anche dai propri dirigenti e dagli stessi giocatori. Naturalmente questo dipende dalla personalità del direttore di gara però tutti osserviamo cosa succede nelle domeniche calcistiche.
I vaffa di Grillo sono tutti mirati e giustificati, quelli di Totti onestamente no! La cosa strana è che si profilano provvedimenti disciplinari per il povero arbitro che, bisogna dirlo, è stato difeso dallo stesso Spalletti.
Una certa bizzarria in questa vicenda c'è. Voi che ne pensate?
Pubblicato da Michele Greco alle 11:11 1 commenti
MA NE VALE DAVVERO LA PENA?
mercoledì 16 aprile 2008
Due situazioni, due squadre coinvolte, ma il punto interrogativo è sempre lo stesso: chi serve davvero per rilanciare la squadra verso traguardi più prestigiosi? E' questa la domanda che maggiormente circola nei corridoi di Torino e Milano, sponda Juventus e Milan.
Si sa, quando arriva l'estate il desiderio più grande è quello di preparare il gran colpo, annebbiando magari la vista su obbiettivi meno proclamati ma forse più utili.
Caso Juventus: tutti danno per certo il colpo Amauri. Di sicuro un giocatore di indubbie qualità ma davvero serve uno come lui per fare il salto di qualità tanto aspettato? Di questo colpo potrebbero risentirne Trezeguet e Del Piero, ma soprattutto Iaquinta che già quest'anno fatica a stare sempre in silenzio e giocare quasi con il contagocce, mostrando grande professionalità. Nel fare la campagna acquisti al giorno d'oggi è molto complicato perchè bisogna trovare un punto di incontro tra il bilancio e il soddisfacimento dei tifosi oltre a quello dei calciatori stessi. Però forse oggi alla Juventus in primo luogo serve ben altro: ovvero rinforzare con giocatori affidabili e di qualità in reparti dove quest'anno si è sofferto molto come difesa e centrocampo.
Caso Milan: con l' acquisto di Ronaldinho in dirittura d'arrivo si fanno felici tifosi e dirigenti, forse meno qualche calciatore (vedi Seedorf). Ben vengano acquisti di qualità ma questo potrebbe essere un'arma a doppio taglio: perchè? Prima osservazione è che con Ronaldinho, il Milan tenderebbe ad investire meno per una prima punta di peso, magari puntando su qualche giocatore non di fama internazionale. Seconda osservazione è che i dirigenti rossoneri possano perdere di vista i veri problemi su cui mettere mano: un portiere di assoluto livello, riforzi in difesa soprattutto sulle fasce, oltre ad affiancare al centrocampo titolare pedine valide e non fantasmi come Gourcuff o Emerson.
Insomma, la qualità è sempre la benvenuta così come i campioni che la posseggono. Però si sa, alla qualità deve essere accompagnata la quantità altrimenti si rischia il tracollo sia economico ma soprattutto di risultati.
Un buon pasticcere crea prima la torta e poi pensa come addobbarla...magari con una ciliegina finale...
Pubblicato da Giuseppe Ricciardulli alle 12:35 0 commenti
Etichette: calcio, calciomercato, Serie A
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