È quella attuata da lui, Mourinho, l'uomo che si fa chiamare "special one", chissà cosa abbia di speciale poi...
Lui col suo sguardo un po' intrigante, a volte prepotente. Lui che meglio di tutti incarna il "superuomo" della filosofia nietzschiana, ha saputo subito prendere in mano il comando di una squadra che spesso ha sofferto della mancanza di un uomo guida, con ruoli diciamo, manageriali!
Troppo forse, troppo schietto, forse poco rispettoso dei suoi colleghi, poco amato per questa sua arroganza gratuita, questo suo parlare sempre sopra le righe, contro tutto e tutti. Questa mattina Mihajlovic l'ha attaccato pesantemente, parlando di una "pulizia" totale della squadra dai "manciniani"! Un commento forte, soprattutto veritiero.
Una rivoluzione "silenziosa", pochi ne hanno parlato, forse perché ovviamente era inevitabile che fosse Mancini e la sua truppa il capro espiatorio di chissà quale disfatta. Allenamenti a porte chiuse, parole forti contro i suoi colleghi e tanto altro. L'ultima frecciata è stata riservata a Scolari, che aveva parlato di Mourinho come un uomo arrogante. L'allenatore di Setubal ha risposto con un'affermazione delle sue: "lo fanno per pubblicità, parlare di Mourinho oggi significa stare in prima pagina". Che modestia quest'uomo, che umiltà (sarcasticamente parlando).
Bisogna dimostrare di essere grandi sul campo, non con le parole. Certo non sarà difficile vincere qualcosa con questa Inter dall'organico infinito, dei mille campioni. Mancini effettivamente costruì lui una squadra che qualcosa a casa ha portato, lo "special" la ritrova, anzi la sfoltisce, pretende giocatori targati Portogallo (vedi Quaresma e Tiago) facendo fuori i discepoli del Mancio: vedremo se lo special one riuscirà a rinforzare il suo appellativo o, al contrario, a trasformarsi in uno "special flop"...
La rivoluzione silenziosa!
venerdì 8 agosto 2008
Pubblicato da Michele Greco alle 15:16 0 commenti
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