Carlo Petrini, ex calciatore, scrive un libro con un titolo forte ed eloquente ritornando sulle "porcate calciopoliane". Si punta il dito "non solo" su Moggi, si incentra l'attenzione sul fatto che i media raccontano ormai da diversi anni solo ciò che è meno rilevante. L'intervista è stata fatta da radiosherwood.
Petrini fa un riassunto del libro, rivelando aneddoti interessanti che i media cercano di mascherare per ovvi e discutibili motivi. L'intervista dura circa un quarto d'ora ma vi assicuro che vale la pena ascoltarla.
SI INVITA AD ASCOLTARE L'INTERVISTA!
Ascolta la 1 parte dell'intervista
Ascolta la 2 parte dell'intervista
Un calcio nei coglioni!
sabato 26 gennaio 2008
Pubblicato da Michele Greco alle 17:41 1 commenti
Etichette: Libri di Calcio
La fretta corre incontro alla disgrazia!
lunedì 21 gennaio 2008
I proverbi non sbagliano mai. Anche in questo caso non lo faranno: ne sono certo. Sì perché la Juve, per quanto riguarda la telenovela Tiago, sta procedendo con troppa fretta. Si parla di un suo imminente passaggio al Tottenham per 12 milioni e questo mi rattrista. Io sinceramente non l'ho visto giocare un match intero ma, a quanto pare, si dice che non si sia inserito bene nel gruppo. Facendo delle ricerche, ho capito che Tiago dà il meglio di sé quando gioca in un centrocampo formato da una linea a tre arretrata con un trequartista di ruolo. Essendo un centrocampista offensivo, e non di contenimento, il 26enne portoghese sarebbe ottimo nel ruolo di trequartista offensivo appunto. Il progetto iniziale riguardava questo tipo di schema che Ranieri non ha mai adottato. A questo punto una domanda sorge spontanea: come mai il tecnico Juventino non ha mai adottato questo metodo, pur volendo fortemente il centrocampista ex Lione? L'idea di un centrocampo più equilibrato, con una linea a quattro, ha convinto Ranieri. A questo punto sono nati i problemi di Tiago che ha trovato difficoltà ad ambientarsi. Il problema quindi riguarderebbe, a mio avviso, una cattiva gestione del giocatore piuttosto che una difficoltà di ambientamento. La Juve invece sta cercando "frettolosamente" di cedere il giocatore rischiando di riproporre l'ennesimo caso-Henry (che dopo il 1999 fece le fortune dell'Arsenal). Ranieri affermò, circa un mese fa, che anche Platini e Zidane ebbero difficoltà di inserimento all'epoca, ma poi tutto cambiò. Perché non cambiare schema per un paio di partite e constatare effettivamente quanto vale questo giocatore?
La Juve in questo inizio di 2008 sta faticando proprio a centrocampo dove, per esempio ieri con la Sampdoria, si proponevano odiosi lanci lunghi da metà campo invece che fraseggi sulle fasce o magari inserimenti centrali.
Io sfrutterei fino a giugno Tiago, perché sono più che convinto delle qualità del giocatore e sono ancora più sicuro che, cedendolo, si andrebbe incontro all'ennesima beffa tipica di una dirigenza, e di un allenatore, un po' troppo frettolosi...
Pubblicato da Michele Greco alle 15:11 2 commenti
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